giovedì 23 agosto 2012

Vendere in Cina o non vendere?


Il post che vi sto proponendo tocca un argomento molto delicato secondo me. Non mi piace parlarne perchè solo il pensiero mi fa star male, ma è giusto, tuttavia, affrontarlo.
Gironzolando nel web ho appreso la seguente notizia:
L'Occitane, Caudalie, e Yves Rocher avrebbero perso il loro "Leaping Bunny" ovvero il coniglietto che salta, simbolo riconosciuto universalmente per dichiarare i prodotti cruelty-free. Perché? Perché vogliono vendere in Cina, secondo un articolo del The Independent.

La Cina ha leggi che impongono la sperimentazione sugli animali per i prodotti cosmetici, prima dell'uso umano. L'Occitane e Caudalie hanno rilasciato la dichiarazioni al Daily Mail dicendo che nessuno dei loro prodotti è testato sugli animali, ma il problema è che se si vuole vende alla Cina, il governo cinese richiede i prodotti di sottoporsi a test sugli animali.  
Quindi, le aziende che vendono in Cina, anche se i loro prodotti fino a quel momento sono completamente cruelty-free, poi diventano complici nel sostenere l'uso continuato di test sugli animali. Da qui la perdita del coniglietto che salta. 

Alcune aziende, come Urban Decay, hanno cancellato i piani di entrare nel mercato cinese a causa del problema sperimentazione animale. Altre aziende, come L'Occitane, sperano di poter lavorare con le autorità cinesi per cambiare queste politiche di sperimentazione.
Mathilde Thomas, fondatore di Caudalie, ha rilasciato questa dichiarazione:


"Caudalie’s position has not changed. We remain against animal testing and we don’t test our ingredients and formulas on animals. We are now selling our products in China and Chinese government reserves the right to conduct tests with cosmetic products but I have hope this situation will change soon by outside pressure. I am, and have always been since my childhood, very touched by issues relating to the environment and animal causes.
..."
  Ovvero:  " la posizione di non è cambiata. Restiamo contro la sperimentazione animale e non proviamo i nostri ingredienti e formule sugli animali. Stiamo vendendo i nostri prodotti in Cina e il governo cinese si riserva il diritto di effettuare prove sui prodotti cosmetici, ma spero questa situazione cambierà presto. Io sono, e sono sempre stato dalla mia infanzia, molto toccato dalle questioni in materia di ambiente e le cause sugli animali.
..."



Gli scienziati stanno varando varie ipotesi per poter evitare di testare i prodotti sugli animali, rispettando alcuni standar Cinesi e pare che ci sia parecchio interesse in tal senso. Vedremo solo col tempo se il governo cinese allenterà la presa sulla questione spinosa dei test sugli animali. E vedremo quali aziende cederanno alla maggior tentazione di alzare i loro profitti e chi, invece, resterà fedele alle sue ideologie.

3 commenti:

  1. Beh... venderanno in Cina , ma sicuramete a gente come in Italia non venderanno più nemmeno una crema per le mani... peggio per loro.
    Peccato perchè Caudalie mi piace molto...ma la crudeltà su gli animali proprio no... non la posso accettare....

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  2. su questo aspetto c'è poca chiarezza secondo me...
    volevo proprio farne un post sul blog, perché ieri sono passata di fronte a un the body shop, e sulla vetrina c'era il coniglio.. ma non era della l'oreal?

    poi questi cinesi, impongono test per cosa? per sicurezza? che tutta la loro roba e tossica e scadente?

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  3. Sì è vero c'è poca chiarezza, tanto che sulla pagina Caudalie si dice ancora che la sperimentazione non viene fatta. Mi sembra disonesto. Si legge infatti, ad una domanda di una fan:

    "Gentile XXXX,
    Dalla sua creazione, Caudalie è contro i test sugli animali e non fa testare sugli animali, come vuole la normativa europea. Utilizziamo dei metodi alternativi per testare le nostre molecole e i nostri prodotti finiti. Inoltre, non utilizziamo ingredienti di origine animale (eccetto i prodotti dell’alveare nella gamma Pulpe Vitaminée).
    Tutti i test che pratichiamo sono realizzati esclusivamente in clinica su volontari e sono condotti, per una totale obiettività, da un Laboratorio indipendente autorizzato dal Ministero della Salute francese. Siamo contro i test sugli animali e privilegiamo, per le materie prime, dei fornitori che utilizzano dei metodi alternativi. La nostra prima esigenza è garantire una perfetta innocuità per i nostri prodotti.
    Comunque, sottolineiamo che continuiamo a difendere la nostra Cosm-etica e cerchiamo di andare sempre oltre nei nostri impegni. Così, nel 2012, Mathilde e Bertrand Thomas, i fondatori, hanno deciso di riversare l’1% del fatturato di Caudalie ad associazioni ecologiche per la protezione del pianeta e la preservazione delle specie vegetali e animali. A presto!"

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